Marcello Fazio (Segretario Generale UGL Puglia): “Serve un nuovo patto sociale basato su formazione, salari e partecipazione”

 

Bari, 13 maggio  2025 – In vista del referendum sul lavoro in programma l’8 e 9 giugno, l’UGL Puglia esprime una posizione chiara e critica rispetto all’utilizzo dello

strumento referendario per intervenire su normative complesse come il Jobs Act.

«Il mondo del lavoro è profondamente cambiato – dichiara Marcello Fazio, Segretario Generale UGL Puglia – e ha bisogno di risposte nuove, non di nostalgici ritorni al passato. Il referendum rischia di creare un clima di incertezza normativa e di compromettere l’equilibrio costruito con fatica dalle parti sociali negli ultimi anni».

Secondo l’UGL, l’abrogazione del contratto a tutele crescenti non porterebbe alla reintroduzione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ma all’applicazione della riforma Fornero, con la conseguente riduzione dell’indennizzo per licenziamento illegittimo da 36 a 24 mensilità. «Una scelta – sottolinea Fazio – che finirebbe per danneggiare proprio i lavoratori, anziché rafforzarne i loro diritti».

Il sindacato evidenzia come le reali priorità del mondo del lavoro oggi siano la formazione, l’adeguamento dei salari e un modello di contrattazione più partecipativo. «I dati Istat sugli attuali livelli occupazionali dimostrano che non è smantellando le riforme che si tutela il lavoro, ma investendo in strumenti moderni e flessibili».

L’UGL Puglia ribadisce l’importanza del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e del rafforzamento della contrattazione di secondo livello, congiuntamente alla partecipazione agli utili da parte dei lavoratori. «Vogliamo un modello partecipativo che metta al centro il lavoratore e il suo valore, non battaglie ideologiche sterili», aggiunge Fazio.

Infine, il Segretario Generale UGL Puglia accoglie con favore la prosecuzione dei tavoli di confronto con il Governo, a partire dal tema cruciale della sicurezza sul lavoro. «Lo stanziamento di 650 milioni di euro è un segnale importante – conclude – ma servono ora interventi strutturali. L’UGL è pronta a fare la propria parte con spirito costruttivo e senso di responsabilità».