Bari, 19 maggio 2025 – “Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di come il rispetto per i lavoratori e per le organizzazioni sindacali venga sistematicamente calpestato. L’estensione della cassa integrazione ad altri 1.000 lavoratori di Acciaierie d’Italia ed AdI Energia, comunicata con semplici SMS, è una pagina nera per le relazioni industriali in questo Paese.” A dichiararlo è Marcello Fazio, Segretario Generale UGL Puglia, intervenendo con fermezza sulla vicenda che ha coinvolto i dipendenti del sito tarantino.
Secondo Fazio, “non è solo il merito della misura ad allarmare – già di per sé gravissimo – ma il metodo con cui viene gestita una crisi di tale portata: nessuna concertazione, nessuna informazione preventiva, nessuna dignità per i lavoratori, molti dei quali appresi del loro destino leggendo un messaggio sul cellulare”.
Il sindacato UGL denuncia inoltre l’esclusione delle RSU del comparto elettrico, regolarmente elette, da ogni fase del processo decisionale: “È un atto grave e inaccettabile – prosegue Fazio – che viola accordi sindacali già firmati e disattende ogni principio di correttezza istituzionale e rispetto delle rappresentanze”.
Fazio si dice “sconcertato” anche per la gestione del Commissario Straordinario, accusato di perpetuare gli stessi errori del passato: “Aveva promesso discontinuità e trasparenza, e invece assistiamo al ritorno di logiche unilaterali, lontane da qualsiasi forma di partecipazione”.
Nel mirino dell’UGL anche le forti incongruenze nella gestione aziendale: “Mentre si mettono in cassa integrazione migliaia di lavoratori – afferma Fazio – si autorizzano premi di produzione e avanzamenti di carriera per pochi, senza alcuna spiegazione pubblica e in un contesto che impiega risorse pubbliche. È uno scandalo che pesa sulle spalle dei cittadini e delle famiglie coinvolte”.
Infine, un monito forte sulla questione contrattuale: “Ribadiamo con fermezza che i lavoratori di AdI Energia non sono metalmeccanici e nessun contratto può essere applicato senza il coinvolgimento delle sigle realmente rappresentative del comparto elettrico. Non accetteremo forzature né scorciatoie”.
La UGL Puglia chiede l’apertura immediata di un tavolo di confronto, l’intervento del Ministero competente e una netta inversione di rotta: “Le famiglie attendono risposte serie, non notifiche via SMS né silenzi istituzionali. La pazienza è finita”, conclude Fazio.