La comunità di UGL Puglia esprime profondo cordoglio e sincera vicinanza alle famiglie dei tre carabinieri uccisi nell’esplosione di Castel d’Azzano, in provincia di Verona. Tra le vittime, il luogotenente Marco Piffari, 56 anni, di origine pugliese, un legame che rende ancora più sentito il dolore nella nostra regione. Con loro hanno perso la vita anche il brigadiere capo qualifica scelta Valerio Daprà, 56 anni, e il carabiniere scelto Davide Bernardello, 36 anni.

Altri tredici uomini dell’Arma sono rimasti feriti, tra cui Alberto Mangia e Giuseppe Benso, entrambi di origine pugliese e riportati in condizioni gravi, insieme a tre poliziotti e un vigile del fuoco.

Il Segretario Regionale di UGL Puglia dichiara:

“Questa tragedia colpisce profondamente la nostra comunità e rappresenta il momento più drammatico per l’Arma dei Carabinieri negli ultimi vent’anni. È l’epilogo di una vicenda di emarginazione e rovina familiare che richiama l’attenzione sulle difficoltà sociali ed economiche di molti cittadini italiani.”

“I fratelli Ramponi, protagonisti della vicenda, erano agricoltori e allevatori con gravi problemi economici e ipotecari, che da anni lottavano contro uno sgombero abitativo. Il loro caso evidenzia come il disagio economico, unito a disagio psicologico, possa spingere le persone ai margini della società, creando situazioni di isolamento e rischio per tutta la comunità.”

“Per questo UGL Puglia sollecita un immediato rafforzamento dei servizi sociali territoriali, con più assistenti sociali e una migliore integrazione tra le istituzioni, le forze dell’ordine e i servizi sanitari. Solo così sarà possibile intercettare e aiutare chi vive condizioni di fragilità economica e disagio psicologico, prevenendo gesti estremi e conseguenze drammatiche.”

“La Regione Puglia deve cogliere questo drammatico segnale d’allarme, potenziando le strutture di supporto sociale per offrire ascolto e strumenti concreti a chi si trova in difficoltà, tutelando la sicurezza e la dignità di tutti i cittadini.”

“È imprescindibile mettere le persone al centro delle politiche pubbliche, costruendo una rete solidale e sicura, affinché nessuno venga lasciato solo nel momento del bisogno.”