Bari, 6 ottobre 2025 – A quasi sette mesi dalla sottoscrizione dell’accordo integrativo regionale sulle prestazioni aggiuntive per medici e infermieri, la realtà sul territorio pugliese è drammaticamente distante da quanto stabilito. Per molte e troppi operatori sanitari, quanto previsto dall’intesa di marzo 2025 non è mai stato concretamente applicato, alimentando una situazione di sperequazione, disuguaglianza e mala gestione che mina la tenuta stessa del sistema sanitario regionale.

Assistiamo a un grave fallimento politico e organizzativo della Regione Puglia”, denuncia il Segretario Regionale UGL Puglia, Marcello Fazio. “Le differenze tra territori sono non solo ingiustizie sociali, ma rappresentano una vera e propria ferita aperta che penalizza lavoratori, qualità dell’assistenza e coesione sociale”.

Ricordiamo che tali prestazioni aggiuntive non si limitano a un semplice compenso, ma sono la testimonianza concreta di chi fa della propria professione una missione. Medici e infermieri spesso rinunciano a momenti importanti della vita privata e agli affetti per garantire un servizio essenziale alla collettività, supplendo con il loro impegno la grave carenza di organico.

È dunque inaccettabile che la Regione continui soltanto a prendere atto delle difficoltà sparse in diverse aree del territorio, senza agire proattivamente per rimuovere gli ostacoli che impediscono l’effettiva operatività dell’accordo.

La Regione Puglia deve assumersi la responsabilità di rendere concreto e operativo quanto sottoscritto e deliberato, dando finalmente valore reale al sacrificio e all’impegno di migliaia di professionisti”, rimarca Fazio. “Non basta più riconoscere le criticità: serve ristoro per il pregresso e garanzia di equità e trasparenza nell’applicazione futura”.

La sanità è una competenza primaria regionale e non può essere gestita con superficialità o con inerzia burocratica. L’UGL Puglia chiede un’immediata inversione di marcia perché la gestione delle risorse e delle tutele diventi uniforme, giusta e rispettosa nei confronti di chi contribuisce ogni giorno alla salute pubblica.

L’UGL Puglia annuncia che saranno intraprese azioni sindacali decise per tutelare i diritti di questi lavoratori, convinta che le parole debbano necessariamente tradursi in fatti concreti.